Colonna di san Zanobi

Ridolfo Ghirlandaio, Traslazione del corpo di S. Zanobi, 1516

Davide Ghirlandaio, Sepoltura di San Zanobi, c. 1479

Iscrizioni

In cima: H(IC) ARBOR SICCA FLORVIT TACTU CORPORIS S(ANCTI) ZENOBII EP(SCOP)I FLOR(ENTINORUM) A.D.CCCCXXXI DIE VII JAN(UARII)
Sulla colonna: ANNO AB INCARNATIONE D(OMI)NI CCCC VIIII DIE XXVI JANUARII TEMPORE IMPERATORUM ARCHADII ET HONORII ANNO XI FERIA QUINTA. DUM DE BASILICA S(AN)C(T)I LAURENTII AD MAIOREM ECCLESIAM FLORENTINAM CORPUS S(AN)C(T)I ZENOBI FLORENTINORUM EPISCOPI FERETRO PORTARETUR ERAT  HIC IN LOCO ULMUS ARBOR VT ARIDA TUNC EXISTENS QUAM CUM FERETRUM S(AN)C(T)I CORPORIS TETIGESSET SUBITO FRONDES ET FLORES MIRACULOSE PRODUXIT IN CUIUS MIRACULI MEMORIA CRISTIANI CIVESQUE FLORENTINI IN LOCO SUBLATE ARBORIS HIS HANO COLUPNAM CUM CRUCE IN SIGNO NOTABILI EREXERUNT

In cima: Questo albero ha fiorito toccando il corpo di San Zanobi, vescovo di Firenze, anno domini 7 gennaio 431 sulla colonna: ..

Descrizione

La colonna di san Zanobi si trova sul lato nord del Battistero, e ricorda un miracolo e il momento in cui una tradizione orale è stata scritta e fissata in un’iscrizione e un monumento in marmo. La colonna che vediamo oggi raccoglie lingue e materiali di epoche storiche diverse, la cui origine risale in un momento imprecisato fra il V e il IX secolo quando iniziarono a girare notizie circa un albero che tornò a vivere dopo avere toccato le reliquie di san Zanobi. La colonna e la croce della vittoria simboleggiano queste tradizioni orali che hanno influito sulle versioni letterarie della leggenda attraverso la documentazione offerta dall’iscrizione latina.

A Firenze sin dall’Alto Medioevo, circolavano leggende agiografiche riguardanti il primo santo della città, s. Zanobi. Lorenzo, Arcivescovo di Amalfi, autore della prima biografia a noi nota del santo nel’XI secolo riferisce che le testimonianze scritte sulla vita del santo erano state distrutte da incendi e dunque l’unica documentazione che egli poté utilizzare, a parte poche parole di Paolino, il biografo di s. Ambrogio, furono le testimonianze di ‘pii devoti’ che egli ebbe modo di incontrare durante il suo soggiorno a Firenze. Nella sua biografia Lorenzo riferisce il miracolo della traslazione delle spoglie di san Zanobi dalla chiesa di san Lorenzo – all’epoca fuori dalle mura – alla cattedrale di santa Reparata (dove oggi sorge la cattedrale di Santa Maria del Fiore, la cui costruzione ebbe inizio nel 1296). Durante la traslazione le spoglie toccarono l’albero morto accanto al Battistero dal quale subito crebbero foglie e fiori. Notizie del miracolo ebbero luogo probabilmente nel IX secolo anche se viene datato al V secolo (431 o 409  nell’iscrizione e 26 gennaio 429, ufficialmente) a causa dell’omonimia fra il vescovo fiorentino Andrea, figura importante nella costruzione del Battistero e nel rinnovamento in età carolingia del complesso della cattedrale e il vescovo Andrea vissuto nel V s. nominato soltanto nelle biografie del santo. La colonna, posta in luogo dell’albero, e venne eretta probabilmente durante la tradizionale processione rituale commemorando la traslazione, forse iniziata nella prima metà del XIII secolo – e certamente più di un secolo prima che Giovanni Villani, storico fiornetino del Trecento riferisse che la colonna cadde durante l’alluvione del 1333 e dovette essere eretta nuovamente dalla Corporazione responsabile del Battistero nel 1334, e che nel 1338 venne aggiunta la croce e nel 1375 l’albero e la corona di ferro. Non sappiamo la data esatta delle due iscrizioni – l’una accanto alla corona, l’altra sulla colonna – le quali divergono nei dettagli e nella data del miracolo. È probabile però, che la prima, più breve, risalga al 1338 e all’apposizione della croce, e la seconda di c. 1375. La croce oggi visibile è una copia del XXI secolo della copia eseguita nel 1834 da Giovanni Sandrini, a sua volta copia di un artefatto rinascimentale eseguito al principio del XVI secolo

Conservazione

Erosione all’iscrizione e croce moderna

Bibliografia
Links
Colonna di san Zanobi


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